Konami ha rivelato i requisiti minimi e consigliati per far girare PES 2015 su PC, circa la metà di quelli dichiarati da Electronic Arts per Fifa 15.
Adam Bhatti, il PES brand manager europeo ha descritto la versione PC del gioco di calcio come “un ibrido” tra la nuova generazione e le versioni per console di ultima generazione.
Gli utenti su PC avranno le stesse modalità e lo stesso gameplay mostrato su PS4 e Xbox One e con immagini migliorate da PS3 e Xbox 360, un ibrido veramente al centro dell’accessibilità e della qualità.
Pro Evolution Soccer 2015 verrà rilasciato il 13 Novembre su console Playstation 4, Xbox One, Playstation 3, Xbox 360 e PC, mentre difficilmente lo vedremo sbarcare su console Nintendo Wii U.
sono abbastanza bassi come requisiti
se ci fai caso chi gioca al pc solo per il calcio difficilmente avrà un supercalcolatore tipo nasa, preoccupandosi di far girare al max anche la più piccola cag*ta, scommetterei abbiano uno smartphone persino più potente del loro pc. diciamo che i giochi di calcio raggiungono una grossa fetta di mercato, fatta di gente a cui non gliene importa un fico secco di giochi che hanno una storia dietro o sono affascinanti per via della grafica eccezionale o di un qualunque altro aspetto vogliate tirare in ballo
queste stesse persone che magari giocano a giochi di calcio o magari ai giochetti di facebook, a sentire parlare di videogiochi ti rispondono “amico parliamo di cose reali” oppure “fatevi una vita” sono poi quelle che si guardano il grande fratello o l’isola o qualunque me*da trasmessa in tv e poi si sputt*nano lo stipendio ai gratta e ai videopoker. scusate lo sfogo ma di questa società ne ho veramente piene le p*lle
bè io gioco a giochi di calcio e ho un computer di fascia media dove girano alcuni titoli next-gen , il tuo discorso da frustrato sociale non centra na mazza con la discussione ma condivido in parte
non faccio di tutta l’erba un fascio, ma la sterpaglia la eliminerei molto volentieri. certa gente vive nella mediocrità più totale non curante di qualunque sorta di forma di cultura o valori, poichè dediti ad una quotidianità vuota, raccolta solo al pallone o a discoteche bar e ca**ate o futilità varie (per carità eh ognuno ha i suoi interessi, ma quel che manca è il superamento di esse), puntanto il dito verso quelli che analizzano e si rendono perfettamente conto di questa situazione e che vengono indicati appunto come frustrati sociali. siamo una generazione senza futuro, noi, quì, ora. quelli che restano se ne accorgeranno, chi può se ne andrà e non resterà a farsi prendere in giro da persone a cui lo status quo fa comodo. amico mio tu che chiami me frustrato sociale, sono solo uno che rendendosi conto di questa situazione si è messo l’anima in pace (non la testa sotto la sabbia sia ben chiaro) e ha deciso di andare per la sua strada, tanto ogni cosa ha il suo ordine naturale. la mentalità non cambierà mai e poi torno a farti notare che il mio era solo uno sfogo, non mi conosci, non sai chi sono, quello che faccio. dedurre e categorizzare con due fredde parole una persona non fa di te una persona superiore alla mia
siamo tutti su una stessa e fott*tissima barca amico mio
ah guarda non me ne ero accorto sulla situazione di oggi ….grazie per avermi aperto gli occhi. Diplomato 5 anni come ragioniere e sto facendo il badante sottopagato …..vuoi altre info sulla mia situazione economica ? io vengo qui per svago ….e allontanare i problemi , tanto puoi urlare quanto vuoi nessuno ti aiuta ricordatelo ….. si spera che dopo tanti sacrifici arrivi anche il nostro momento. Ma ad oggi la vedo ancora lontana…..
ho anche un fratello autistico dal quale ci chiamano ogni momento della giornata a scuola perchè fà disastri e si autolesiona , sono a pezzi moralmente come tutta la mia famiglia e nessuno ci aiuta economicamente che moralmente. Ho 20 anni e sono già stufo della vita pensa un pò te.
ridi e gli altri rideranno con te, piangi e sarai da solo. funziona proprio così dunque? questa è la vita? hai ragione nessuno ti ascolta, la dura verità che ci si pone davanti come un muro insormontabile. purtroppo c’è chi la strada la percorre in salita e chi in discesa. in fondo è anche questione di fortuna… in fondo “si ha quello che ci capita, con più o meno dignità” citando il testo di una canzone. mi dispiace per tuo fratello, non so cosa significhi avere a che fare con un soggetto autistico, posso solo immaginarlo, ma sono comunque convinto che l’importante è non smettere mai di lottare, è la speranza che ci manda avanti, che ci da forza, senza non se ne avrebbe più motivo. da persona a persona, di cuore, non perdere mai la speranza, ci deve essere pur qualcosa per cui lottare, per cui credere