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Robin Lavallée: Dal passato al futuro dei giochi – Il CEO di Implicit Conversions rivela il suo viaggio nella preservazione dei classici videoludici

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Robin Lavallée è un veterano dell’industria dei videogiochi, il cui amore per il gioco risale al momento in cui suo padre gli ha regalato un computer TRS-80 quando aveva appena nove anni.

Lavallée ha iniziato a programmare in C sviluppando diversi giochi e mod per giochi simili a Doom durante l’adolescenza.

Successivamente ha lavorato alla realizzazione di un port di Final Fantasy II (IV) per PC e di un gioco di puzzle chiamato Chicken Little, basato su Puyo-Puyo, insieme all’amico Jacob Stine. Questo lavoro ha contribuito a fargli ottenere il suo primo impiego commerciale presso Ubisoft.

Robin Lavallée (a sinistra) con Jacob Stine (a destra)
Robin Lavallée (a sinistra) con Jacob Stine (a destra)

Durante la sua permanenza in Ubisoft, Lavallée è avanzato fino a diventare direttore e ha lavorato su molte popolari serie come Prince of Persia e Heroes of Might & Magic.

Dopo aver lavorato anche in altre aziende come Frima, Twitch e Meta, Lavallée ha assunto il ruolo di CEO presso Implicit Conversions.

Quest’ultima si occupa dello sviluppo di software di emulazione che consente a vecchi classici di girare senza problemi sulle console più moderne.

Lavallée spiega che il suo desiderio è sempre stato quello di riportare in vita i giochi retro, considerando che molti di essi sono ormai dimenticati a causa di questioni legali e hardware.

Per questo motivo ha creato il motore SYRUP, che consente di emulare i giochi classici sulle nuove console in modo semplice.

Il motore SYRUP permette ai sviluppatori di interfacciare giochi retro con console moderne come PlayStation 5 o Nintendo Switch, gestendo display, audio, controlli, rete e trofei.

Implicit Conversions ha sviluppato SYRUP per superare le problematiche legali legate all’emulazione, come la mancanza di accesso al BIOS dell’hardware originale.

Utilizzano anche una versione High-Level Emulated (HLE) del BIOS, evitando così di implementare tutto il codice necessario per l’hardware delle vecchie console.

Il team ha anche affrontato le sfide legate alle librerie SDK incorporate nelle ROM originali, sostituendole con strumenti appositamente sviluppati per garantire la conformità legale.

Lavallée spera che le tecniche sviluppate da Implicit Conversions aiutino le case editrici a ridurre i costi e i tempi necessari per emulare con successo i cataloghi di giochi retro.

Si augura che il suo lavoro possa aprire il mercato portando ufficialmente giochi emulati a nuovi pubblici, e magari aiutare a risolvere le questioni legali legate ai diritti di determinati giochi e software.

Attualmente, il team sta collaborando con Sony per portare i titoli della PlayStation 1 su PlayStation 5.

Lavallée spiega che questa collaborazione è nata grazie all’esperienza del suo co-fondatore Jake Stine, che ha lavorato su PCSX2 prima di entrare a far parte di Sony PlayStation per lavorare sui giochi PS2 per PS4.

Lavallée conclude dicendo che il suo obiettivo è far crescere il motore SYRUP in modo che altri sviluppatori possano utilizzarlo e contribuire alla creazione di un nuovo mercato.

Crede che i vecchi giochi continuino ad interessare i giocatori di oggi perché sono già stati creati e quindi non c’è incertezza sulla loro qualità. Tutto ciò di cui hanno bisogno è un aggiornamento e una ripubblicazione.

Fonte: timeextension.com

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