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Hyperkin Retron 5 viola la licenza Libretro

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Il team che lavora dietro l’emulatore RetroArch ha recentemente scoperto che la nuova console, clone di svariati sistemi per come vengono definite in America, Retron 5 abbia violato le licenze di diversi progetti Libretro.

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Questi programmi open-source sono coperti da determinate licenze, molti degli emulatori sono inoltre coperte da delle sotto licenze non commerciali, il che significa che non possono essere venduti all’interno di apparati videoludici.

Genesis Plus GX

La console clone Retron 5 utilizza l’emulatore open-source ‘Genesis Plus GX’ dell’autore Eke-Eke per il modulo Mega Drive del Sega Genesis (https://github.com/ekeeke/Genesis-Plus-GX). Questo core è stato rilasciato sotto licenza non commerciale e non può quindi essere venduto come parte di un prodotto commerciale.

La prova viene riportata nella galleria immagini in basso. Nessuno degli autori sono stati contattati circa l’uso del loro codice nell’hardware Retron 5.

SNES9x Next

La console clone Retron 5 utilizza l’emulatore open-source ‘SNES9x Next’, che è di per sé un derivato dell’emulatore SNES9x (https://github.com/libretro/snes9x-next), Squarepusher ha realizzato personalmente questa versione di SNES9x che ha alcune differenze rispetto alla versione originale.

Utilizza un codice per overcloccare la SuperFX insieme ad alcuni hack che rendono i giochi più veloci su hardware più lento, questo però a scapito di alcune imprecisioni grafiche.

Si potrebbe dire che era il core del SNES9x Next perché le stesse stringhe esatte per le variabili ha a che fare con gli hack di velocità e il codice di overclock del SuperFX spunta nel loro core SNES.

SNES9x è concesso sotto una licenza non commerciale, come per il Genesis GX, non può quindi essere venduto come parte di un prodotto commerciale.

FCEUmm

La console clone Retron 5 utilizza l’emulatore open-source ‘FCEUmm’ per il modulo NES, che è di per sé un derivato dell’emulatore FCE Ultra. FCEUmm è sotto licenza GPLv2.

Tecnicamente sarebbero stati autorizzati a venderlo, questo se avessero fatto in modo che il loro frontend si fosse reso compatibile con la GPLv2.

Purtroppo, questo non risulta essere il caso, come scopriremo più avanti – dal momento che stanno usando il codice GPLv3 all’interno del loro frontend tecnicamente incompatibile con la presente licenza.

VBA Next

La console clone Retron 5 utilizza l’emulatore open-source ‘VBA Next’ per il modulo GBA, che è di per sé un derivato dell’emulatore chiamato VBA-M, Squarepusher ha realizzato personalmente questa versione riconosciuta a causa del database incorporato all’interno di esso.

Le stringhe di ID di gioco che vengono utilizzati per identificare le ROM sono apparsi nel modulo GBA del Retron 5. Quanto al resto del codice, è senza dubbio VBA.

VBA Next viene autorizzato sotto la licenza GPLv2, e nessuno degli autori sono stati contattati circa l’uso del loro codice nell’hardware Retron 5.

RetroArch

Sono stati trovati diversi frammenti di codice sorgente del RetroArch all’interno del Retron 5. Ora il motivo per cui abbiamo potuto identificare questi frammenti è perché si trovano integrati nel codice Assembly il quale risulta molto difficile da offuscare.

Le parti interessate sono in ARM NEON-optimized sinc resampler code e l’intera routine di conversione audio, il restante codice C di RetroArch sembra essere stato offuscato in modo che ci vorrà più tempo per identificarne le parti.

Ciò che è evidentemente chiaro però è che sono già in violazione della licenza GPL, e nel GPL versione 3 vieta specificamente il TIVO-ization. Ciò significa in pratica che si utilizza un software opensource per fare un dispositivo hardware locked-down che non ti permette le libertà che il GPL offre generalmente agli utenti e i sviluppatori.

Dal momento che hanno usato i core libretro e dato che l’unico modo di utilizzare effettivamente questi core è attraverso una implementazione frontend del libretro, nel codice attuale di RetroArch è già stata identificata nel loro frontend.

Questo solleva seri interrogativi su come gran parte del loro frontend costituisca ‘opera originale’ se ​​quanto riportato sul Retron 5 è solo parte del RetroArch.

In entrambi i casi il team che ha realizzato in parte il Retron 5 sono dalla parte del torto per diversi motivi.

  • Avrebbero dovuto rendere a disposizione del pubblico e per ogni utente il download del source code dal momento che è parte delle norme e disposizioni del codice GPL.
  • Hanno realizzato un dispositivo hardware locked-down basato su software open-source, il ché annulla la garanzia se si tenta di modificare il software copyleft con licenza su questo prodotto e, inoltre, non è nemmeno permesso. Tra l’altro non è possibile eseguire il codice originale di retroArch su questo dispositivo ma solo quello “semiparalizzato” fornito dalla Hyperkin. Si utilizza anche la crittografia come mezzo per offuscare e nascondere la fonte originaria di questo software. Questo è TIVO-ization e la GPL versione 3 è stato appositamente creato per evitare questo.

Per maggiori informazioni sulle licenze GPL e sul TIVO-ization fate riferimento a wikipedia.

1 commento

  1. Hanno realizzato un dispositivo hardware locked-down basato su software open-source, il ché annulla la garanzia se si tenta di modificare il software copyleft con licenza su questo prodotto e, inoltre, non è nemmeno permesso.

    quello che fa la sansung con i suoi dispositivi, che montano android, che è open source!
    xo invalida la garanzia se il contatore knox o che sia scatta….

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