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RPCS3-Android: Il ritorno di DH e la nuova frontiera dell’emulazione PS3 su mobile

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Recentemente, il team responsabile dello sviluppo dell’emulatore RPCS3 ha introdotto il supporto per il Recompiler ARM64, rendendo possibile l’esecuzione su dispositivi basati su questa architettura, inclusi alcuni smartphone Android.

Questo ha portato alla nascita di progetti come aPS3e, che si proponeva di adattare l’emulatore per il sistema operativo mobile di Google.

Tuttavia, il progetto è stato rimosso a causa di una violazione della licenza GPLv2, segnalata da AniLeo, membro del team di RPCS3 e responsabile della community.

Un evento significativo è stato il ritorno di DH, uno dei creatori originali dell’emulatore RPCS3, che aveva lasciato il progetto nel 2016 per dedicarsi all’emulazione della PlayStation 4.

Con il suo ritorno, è stato avviato lo sviluppo di RPCS3-Android, un’iniziativa che ha suscitato da subito grande entusiasmo nella community.

L’emulazione della PS3 su dispositivi Android si è da sempre rivelata una sfida complessa a causa dell’architettura CELL della console, che utilizza un processore PowerPC con più unità di calcolo parallele.

Sebbene RPCS3 abbia raggiunto ottimi risultati su PC, l’adattamento ai dispositivi ARM è stato finora ostacolato da difficoltà tecniche e dalla riluttanza del team originale a investire risorse nel settore mobile, anche a causa di controversie legate alla community degli emulatori su Android.

Nel 2023 era stata pubblicata una prima versione sperimentale per architettura ARM, ma senza un vero supporto per Android.

Con DH nuovamente nel team, il progetto potrebbe finalmente concretizzarsi in una versione stabile e affidabile, superando i limiti dei tentativi precedenti, come aPS3e, spesso criticati per problemi di utilizzo non autorizzato di codice e gestione opaca della raccolta fondi.

Attualmente, RPCS3-Android è ancora in fase di sviluppo e non esiste una versione pubblica disponibile. Potrebbero volerci mesi prima di una build stabile, ma il solo avvio del progetto rappresenta un passo importante per l’emulazione su dispositivi mobili.

Fonte: github.com

Fonte immagine: hackinformer.com

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