Home Homebrew La decompilazione di Mario Party 4: un viaggio nel cuore di alcuni...

La decompilazione di Mario Party 4: un viaggio nel cuore di alcuni classici senza tempo

56
0

Raggiunto un nuovo traguardo storico, Mario Party 4 è diventato il primo gioco per Nintendo GameCube ad essere completamente decompilato.

Il risultato, arriva dopo un lavoro durato circa un anno e mezzo e rappresenta un vero spartiacque per la comunità di sviluppatori indipendenti.

Il progetto ha raggiunto il 99,88% del codice principale decompilato e il 99,37% dei moduli REL, una percentuale che, nonostante non sia tecnicamente totale, viene considerata sufficiente per definire il gioco interamente ricostruito a livello di codice sorgente.

La decompilazione, in questo contesto, è un processo che permette di trasformare il codice macchina, pensato per l’hardware originale, in codice sorgente leggibile, solitamente in linguaggio C.

Questo consente agli sviluppatori di studiare, modificare e potenzialmente ricompilare il gioco per altre piattaforme.

Nel caso di Mario Party 4, il lavoro è stato reso più accessibile dalla compilazione originale del gioco senza ottimizzazioni e dall’utilizzo di un motore condiviso con altri titoli della serie, alcuni dei quali fornivano utili simboli di debug.

Il successo del progetto non è isolato, ma si inserisce in una più ampia rinascita della decompilazione di classici videoludici.

Titoli per Nintendo 64, Game Boy Advance e anche Xbox 360 sono stati già oggetto di simili iniziative, aprendo la strada a porting per PC, migliorie grafiche e nuove funzionalità multiplayer.

Mario Party 4 segna però il primo passo concreto del GameCube in questa direzione. Progetti simili sono in corso per altri giochi della stessa console, come The Wind Waker e Twilight Princess, ma nessuno aveva ancora raggiunto questo livello di completamento.

Il gioco, va detto, non è ancora pronto per essere giocato su PC. Il codice sorgente ora è disponibile, ma sarà compito di altri sviluppatori trasformarlo in un porting funzionante.

Tuttavia, la comunità è già in fermento: si parla di possibili versioni online, tabelloni personalizzati e migliorie grafiche, prendendo ispirazione da ciò che è stato fatto con Super Mario 64 e altri giochi già decompilati.

Sul piano tecnico, il lavoro è stato complesso. Il GameCube, con il suo processore PowerPC, presenta più ostacoli rispetto al Nintendo 64, ma strumenti come Ghidra e la presenza di simboli in altri giochi hanno facilitato l’operazione.

Più insidioso è l’aspetto legale: pur operando in ambienti “clean room” per evitare l’uso diretto di codice Nintendo, i rischi legali rimangono, specialmente se dovessero emergere porting o distribuzioni di ROM.

In ogni caso, la decompilazione di Mario Party 4 apre un nuovo capitolo per la preservazione e il rilancio dei grandi classici del passato.

Con altri progetti già in corso su GameCube e progressi continui su Nintendo 64 e Game Boy Advance, è chiaro che questa comunità non intende fermarsi.

Per i fan, è un’occasione unica per rivivere l’infanzia in chiave moderna, portando vecchie glorie su nuove piattaforme e offrendo esperienze che un tempo si potevano solo immaginare.

Per chi volesse esplorare il progetto o tentare la compilazione, il codice sorgente è disponibile all’indirizzo: https://github.com/mariopartyrd/marioparty4.

Fonte: gbatemp.net

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.