Nintendo ha aggiornato l’accordo per l’utilizzo degli account, introducendo una clausola che ha fatto molto discutere: l’azienda ora si riserva il diritto di rendere inutilizzabili, in tutto o in parte, i dispositivi e i servizi associati all’account nel caso in cui vengano manomessi giochi o funzioni protette.
In pratica, chi tenta di aggirare, modificare, decriptare o alterare i software e i sistemi di protezione, anche tramite strumenti hardware o software non autorizzati, rischia il cosiddetto “brick” della propria console. ovvero il blocco permanente del dispositivo.
Questa nuova formulazione amplia e rende più esplicite le restrizioni già presenti nell’accordo precedente, in vigore dal 2021, vietando in modo dettagliato qualsiasi tentativo di utilizzo non conforme ai termini ufficiali.
Chiunque voglia accedere a servizi come il Nintendo eShop, Nintendo Switch Online o giochi acquistati in formato digitale è obbligato ad accettare queste condizioni.
Di fatto, chi non usa esclusivamente giochi fisici dovrà sottoscriverle per continuare a utilizzare normalmente la console.
L’aggiornamento ha sollevato perplessità tra alcuni utenti, soprattutto per l’esplicita menzione del potenziale blocco dei dispositivi come conseguenza delle violazioni.
Inoltre, si è notato che Nintendo si riserva anche la possibilità di monitorare e registrare le chat, un’altra misura che ha fatto discutere per le implicazioni sulla privacy.
In sintesi, la compagnia sta rafforzando le sue politiche per contrastare la pirateria e l’uso improprio dei propri servizi, chiarendo le possibili conseguenze per chi viola i termini: dalla perdita dell’accesso ai servizi fino al blocco della console.
Fonte: nintendoeverything.com