Lo sviluppo di Cemu su dispositivi Android ha raggiunto una fase avanzata, tanto che il developer SSimco ha rilasciato una prima build sperimentale pubblica.
Il progetto dell’unico emulatore della console Wii U ha subito numerose modifiche e ottimizzazioni, con commit recenti che migliorano vari aspetti del software.
Tra gli interventi principali figurano la rifattorizzazione del codice di input overlay, l’aggiunta di un’interfaccia grafica per l’inserimento di driver personalizzati e l’ottimizzazione del sistema di salvataggio delle impostazioni, che ora avviene solo in pausa attività.
Sono state implementate modifiche alla gestione della lista dei giochi e dell’interfaccia di emulazione, insieme a un Title Manager per una migliore organizzazione dei contenuti.
Il codice è stato aggiornato e riscritto con Jetpack Compose, migliorando la compatibilità e la stabilità su Android. Inoltre, è stata ridotta la dipendenza da alcune librerie esterne, come la sostituzione di boost-context e l’aggiornamento della dipendenza cubeb.
Dal punto di vista tecnico, sono stati risolti bug critici, tra cui un problema di crash durante il cambio di tipo di controller e un errore nella registrazione delle eccezioni non gestite nel codice Java.
Sono state migliorate le funzioni di debugging, consentendo di registrare i valori dei registri nei breakpoint di logging.
Altri interventi degni di nota includono la correzione di problemi con driver Intel più datati, l’aggiunta di un’opzione per aprire direttamente la directory della cache degli shader e miglioramenti nella gestione del tempo e dei tick nel core dell’emulatore.
Anche il backend Vulkan è stato perfezionato con una migliore gestione della fase di spegnimento dell’emulazione.
Grazie a questi aggiornamenti, Cemu per Android sta diventando sempre più maturo e pronto per un utilizzo più ampio, offrendo miglioramenti significativi in termini di stabilità, compatibilità e usabilità.
Download: Cemu v0.1 (sperimentale)
Download: Source code Cemu v0.1 (sperimentale)
Fonte: github.com
Fonte immagine: x.com