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Il team RPCS3 porta alla rimozione dell’emulatore aPS3e dalla repository Github

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Negli ultimi giorni, la community ha assistito ad una vera e propria controversia riguardante aPS3e, un emulatore PlayStation 3 per dispositivi Android derivato da RPCS3, il noto emulatore open-source per PC.

La vicenda ha portato alla rimozione della repository dell’emulatore aPS3e dalla repository GitHub per violazione della licenza GPLv2.

APS3e è un emulatore PS3 per dispositivi Android che si basa sul codice di RPCS3, con l’aggiunta di alcune ottimizzazioni per funzionare su dispositivi con architettura ARM64.

Questo progetto ha attirato molta attenzione perché, fino ad ora, l’emulazione di PS3 su dispositivi mobili era considerata quasi impossibile a causa della complessità dell’architettura della console.

Recentemente, il team di RPCS3 ha introdotto il supporto per il Recompiler ARM64, rendendo possibile l’esecuzione su dispositivi basati su questa architettura, inclusi alcuni smartphone Android.

Questo ha aperto la strada a progetti come aPS3e, che si proponeva di adattare l’emulatore per il sistema operativo mobile di Google.

Il problema principale con aPS3e non è stato lo sviluppo in sé, ma il mancato rispetto della licenza GPLv2, sotto la quale RPCS3 viene distribuito.

Questa licenza open-source impone che qualsiasi modifica o derivato del progetto originale debba essere reso disponibile con lo stesso tipo di licenza, garantendo così la trasparenza e la condivisione del codice con la comunità.

Lo sviluppatore di aPS3e, invece, ha deciso di non rilasciare il codice sorgente, dichiarando che lo avrebbe reso disponibile solo al raggiungimento di 2000 dollari in donazioni. Questa decisione ha violato la licenza GPLv2 in due modi:

  1. Chiusura del codice sorgente: qualsiasi modifica derivata da un progetto GPLv2 deve essere pubblicata liberamente.
  2. Richiesta di donazioni per il rilascio del codice: la licenza non consente di limitare l’accesso al codice in base a pagamenti o donazioni.

Inoltre, secondo alcune analisi, aPS3e avrebbe incorporato parti del codice di Vita3K, un altro emulatore open-source, senza rispettare le stesse condizioni di condivisione.

Il team dell’emulatore RPCS3 ha contattato lo sviluppatore dell’emulatore aPS3e per chiedere il rilascio del codice sorgente, senza pero ricevere alcuna risposta. Di conseguenza, ha segnalato la violazione della licenza a GitHub, che ha prontamente rimosso la repository.

Questa decisione ha suscitato reazioni contrastanti nella comunità: mentre alcuni utenti hanno criticato la rimozione, altri hanno difeso il team dell’emulatore RPCS3, sottolineando l’importanza del rispetto delle licenze open-source.

Questo quanto dichiarato da AniLeo, membro del team dell’emulatore RPCS3 e responsabile della gestione della community.

“Abbiamo chiesto a diversi progetti basati su RPCS3 di rispettare la licenza GPLv2, e nessuno si era mai rifiutato finora. Questa è la prima volta che qualcuno si rifiuta esplicitamente di rispettarla, quindi abbiamo dovuto chiedere la rimozione del repository. Il nostro unico obiettivo era far rispettare la licenza, non rimuovere il progetto.”

Questa affermazione chiarisce che la rimozione di aPS3e non è stata dettata da un desiderio di sopprimere l’emulazione su Android, ma semplicemente dalla necessità di far rispettare le regole del software libero.

Sembra che lo sviluppatore di aPS3e stia affrontando un crescente disaccordo con la comunità, soprattutto riguardo alla gestione delle licenze e al suo approccio verso il codice e le donazioni.

La sua risposta sarcastica e il rifiuto di rispettare la GPLv2 hanno suscitato reazioni negative, alimentando le accuse di sfruttamento del lavoro degli altri.

Questo tipo di comportamento potrebbe danneggiare ulteriormente la sua reputazione nel lungo termine, poiché molti utenti, specialmente in ambito open source, si aspettano una maggiore trasparenza e rispetto delle licenze.

Fonte: x.com

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