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[Scena PS5] L’exploit Y2JB stabile al 100%, prossima sfida la costruzione della catena ROP

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Y2JB, l’exploit proof of concept che sfrutta l’app ufficiale di YouTube della console PlayStation 5 continua a progredire. Lo sviluppatore noto Gezine ha pubblicato su X un’immagine che documenta un avanzamento importante nel suo lavoro: secondo l’autore il lancio è andato a buon fine.

Nessuna instabilità, il compito ha raggiunto il 100% di successo recita il post, mentre i test di affidabilità e di esecuzione ripetuta avrebbero ormai prodotto risultati stabili e riproducibili.

Questo livello di stabilità è spesso una tappa necessaria prima di affrontare le fasi tecniche più complesse e delicate del processo di sviluppo di un exploit.

Nelle informazioni condivise Gezine spiega che, dopo essere riuscito a ottenere la capacità di leggere e scrivere arbitrariamente la memoria, il passo successivo sarà la costruzione di una catena ROP.

Lo sviluppatore avverte che realizzare una ROP completa richiederà più tempo: la tecnica, per sua natura, è meticolosa e richiede di individuare e combinare frammenti di codice esistenti in memoria in modo preciso e compatibile.

Questo è il motivo per cui, nonostante il progresso tangibile raggiunto finora, la strada verso una soluzione pratica e distribuita rimane ancora lunga.

Per chi non ne fosse a conoscenza, la ROP (Return-Oriented Programming) consente di controllare il comportamento di un programma riutilizzando brevi sequenze di istruzioni già presenti nella memoria, i cosiddetti gadget, evitando così l’iniezione di nuovo codice eseguibile.

Tale approccio è particolarmente rilevante in ambienti protetti dove l’esecuzione di codice arbitrario viene ostacolata da misure di sicurezza moderne.

La ricerca e l’assemblaggio di gadget utili richiedono tempo, test e pazienza, e spiegano l’avvertimento di Gezine sulla necessità di lavorare con metodo.

La reazione della community è stata immediata e vivace: molti utenti hanno interpretato il post come parte dello sforzo per il jailbreak della PlayStation 5, con discussioni sul grado di difficoltà nel superare controlli come l’ASLR e riferimenti a versioni di firmware specifiche che potrebbero essere interessate.

Dal punto di vista tecnico, osservatori ed esperti richiamano aree che in passato hanno dato adito a vulnerabilità, come il motore di rendering dei browser o parti del kernel, ma allo stesso tempo sottolineano che dalla dimostrazione di un concetto funzionante al rilascio di uno strumento affidabile e sicuro passa ancora molto lavoro.

Fonte: x.com