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3dSen: Il passato a 8-bit prende vita in 3D grazie a un emulatore rivoluzionario

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La scorsa settimana su Steam è comparso un prodotto piuttosto insolito: un emulatore per NES che trasforma i classici giochi 8-bit in ambienti tridimensionali realizzati con voxel.

Si chiama 3dSen e, oltre alla versione standard, offre anche una versione con supporto per la realtà virtuale. L’idea è di rivivere alcuni titoli del NES da una prospettiva completamente nuova.

Il progetto non è nato dal nulla: Tran Vu Truc ha iniziato a lavorarci oltre cinque anni fa con il nome 3DNes, e fin dai primi prototipi aveva già attirato l’attenzione.

Dopo anni di sviluppo e miglioramenti, Tran ha deciso che era finalmente pronto per una pubblicazione ufficiale su Steam, vendendo anche la versione VR su Itch.io.

3dSen è un emulatore, quindi richiede i file ROM originali dei giochi NES per funzionare. La sua particolarità non sta tanto nella fedeltà o nella compatibilità, quanto nella capacità di trasformare in 3D oltre 100 giochi selezionati dal catalogo della console.

Il motivo per cui il numero è così limitato è che ogni gioco deve essere convertito a mano: automatizzare il processo non garantisce risultati accettabili, perché è un lavoro che richiede sensibilità artistica oltre che tecnica.

Tran ha raccontato che convertire anche un semplice gioco NES in voxel richiede tempo e interpretazione, poiché la grafica a bassa risoluzione dell’epoca è altamente astratta.

Ad esempio, mentre titoli come Mario Bros. o Galaga richiedono solo pochi giorni, giochi più complessi come Zelda o Super Mario Bros. 3 possono impiegare settimane o mesi.

Molto del fascino di 3dSen sta nei dettagli: ponti oscillanti, ombre dinamiche, ambienti che si estendono nello spazio e animazioni fluide sono frutto di interventi specifici per ogni gioco.

Proprio per questo, una conversione automatica non avrebbe lo stesso impatto. Per il futuro, è previsto il rilascio di 3dSen Maker, uno strumento che permetterà agli utenti di creare e condividere le proprie versioni 3D dei giochi.

Non tutti i titoli sono però adatti: i giochi con prospettiva o elementi pseudo-3D sono ancora difficili da gestire per l’attuale motore dell’emulatore. Tran deciderà quali giochi convertire in base alla popolarità online, alle richieste della community e al proprio legame affettivo con i titoli.

Un altro ambito da esplorare è quello dei controlli alternativi. Nella versione VR, ad esempio, è già possibile usare controller VR e simulare l’uso di pistole ottiche. L’idea di introdurre il motion control, come nel caso di Punch-Out!!, è sul tavolo, ma per ora rimandata.

Il progetto si rende compatibile con PC Windows, Linux e Mac Intel, ed è acquistabile su Steam, anche in versione VR.

Fonte: x.com