Il developer e collaboratore Whatcookie ha introdotto una delle più grandi innovazioni di quest’anno per l’emulazione PS3 su Linux, l’abilitazione delle Link-Time Optimizations (LTO).
Questo aggiornamento promette un incremento di velocità per molti giochi all’interno dell’emulatore RPCS3, a patto che non siano limitati dai temuti “colli di bottiglia” della PPU o della SPU.
Whatcookie has enabled link-time optimisations (LTO) on RPCS3's core code for the Linux builds.
Games that are not PPU or SPU bottlenecked got a speedup.
Compiling Windows builds with cmake+clang+LTO is planned in the future.
Available since RPCS3 v0.0.34-17475! pic.twitter.com/7s8yPBPcwz
— RPCS3 (@rpcs3) March 19, 2025
Le Link-Time Optimizations non sono una novità, ma la loro applicazione a un progetto complesso come RPCS3 rappresenta una mossa strategica.
Tradizionalmente, quando un software viene compilato, ogni file sorgente viene trasformato in codice oggetto separato, per poi essere unito in un eseguibile finale durante la fase di “linking”.
LTO cambia le carte in tavola: permette al compilatore di analizzare l’intero programma come un unico blocco, ottimizzandolo a un livello più profondo. Il risultato? Un codice più snello, meno ridondanze e, soprattutto, prestazioni migliori.
Nel caso di RPCS3, Whatcookie ha applicato questa tecnica al codice principale dell’emulatore, ovvero la parte che gestisce l’emulazione del cuore della PS3: la PPU (Power Processing Unit, la CPU principale) e le SPU (Synergistic Processing Units, i co-processori specializzati).
Non tutti i titoli PS3 emulati su RPCS3 trarranno lo stesso vantaggio da questa ottimizzazione. Il testo è chiaro: i giochi che non sono limitati dalla PPU o dalla SPU hanno ricevuto un “speedup”, ossia un aumento di velocità percepibile. Ma cosa significa esattamente?
Nell’emulazione, la PPU e le SPU sono spesso i “colli di bottiglia” (o bottleneck), i componenti che richiedono più risorse al PC host.
Giochi come Demon’s Souls o The Last of Us, che spingono al massimo la CPU emulata per calcoli complessi, potrebbero non notare grandi differenze, perché il loro limite è legato alla potenza hardware del processore.
Al contrario, titoli più leggeri o bilanciati – pensiamo a Journey, Flower o alcuni giochi PSN – possono girare più fluidamente grazie all’efficienza introdotta dall’LTO.
In pratica, se il gioco non è “bloccato” da questi elementi, l’emulatore ora lavorerà più velocemente, riducendo i tempi di caricamento o aumentando gli FPS.
Per il momento, questa novità è riservata agli utenti Linux, ma il team di RPCS3 non intende lasciare indietro chi utilizza Windows, è infatti in programma la compilazione delle build Windows con un trio potente: CMake, Clang e LTO.
CMake è un sistema di build che semplifica la creazione di software su più piattaforme, mentre Clang (parte del progetto LLVM) è un compilatore noto per la sua efficienza e il supporto alle ottimizzazioni avanzate.
Attualmente, le versioni Windows di RPCS3 si affidano spesso a Microsoft Visual C++, ma il passaggio a Clang potrebbe uniformare l’esperienza tra i sistemi operativi e portare lo stesso boost di velocità agli utenti di Windows.
Nessuna data precisa è stata annunciata, ma il futuro sembra promettente, intanto per provare questo aggiornamento, è necessario aggiornare RPCS3 alla versione 0.0.34-17475 o successiva.
Fonte: x.com