Nintendo ha intensificato la sua lotta contro la pirateria prendendo possesso del dominio dell’emulatore Ryujinx, uno dei principali strumenti per l’emulazione di giochi della Nintendo Switch.
Dopo aver apparentemente raggiunto un accordo con i creatori dell’emulatore, Nintendo ora possiede l’ex dominio di Ryujinx, un segnale chiaro della sua determinazione a proteggere le sue proprietà intellettuali e arginare l’uso non autorizzato dei suoi giochi.
Ryujinx domain officially owned by Nintendo
byu/XeClutch inRyujinx
All’inizio di ottobre, uno degli sviluppatori di Ryujinx ha comunicato alla community Discord che Nintendo aveva contattato il lead developer dell’emulatore.
La società giapponese avrebbe proposto un accordo per fermare lo sviluppo del progetto e rimuovere tutti i materiali e le repository legate a Ryujinx.
In seguito a questo accordo, i download e le repository GitHub del progetto sono stati rimossi, e il sito web ufficiale dell’emulatore è stato disattivato.
La situazione ha preso una svolta ancora più significativa quando, come emerso su Reddit, Nintendo of America è diventata ufficialmente proprietaria del dominio dell’emulatore.
Le informazioni del database WHOIS confermano che il 7 novembre c’è stato un aggiornamento relativo alla proprietà del dominio, anche se non è chiaro se Nintendo abbia preso possesso in quella data specifica.
Attualmente, il sito non è operativo, ma sembra che Nintendo abbia preso questa misura per evitare che qualcuno possa riutilizzare il dominio per rilanciare l’emulatore in futuro.
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di azioni legali intraprese da Nintendo contro la pirateria e gli emulatori, anche dopo la causa contro lo streamer EveryGameGuru accusato di diffondere gameplay di giochi pirata prima del loro rilascio ufficiale.
Solo di recente, la casa di Kyoto ha vinto una causa contro Yuzu, un altro noto emulatore Switch, ottenendo un risarcimento di 2,4 milioni di dollari dagli sviluppatori, che hanno accettato di interrompere il supporto sia per Yuzu che per Citra, un emulatore per Nintendo 3DS.
Tropic Haze, il team dietro i progetti, ha dichiarato di non avere mai avuto l’intenzione di promuovere la pirateria e di non voler danneggiare Nintendo. Tuttavia, l’azienda sembra determinata a difendere i suoi interessi a tutti i costi.
Fonte: gamesradar.com