Nintendo ha intrapreso una causa multimilionaria contro EveryGameGuru, uno streamer accusato di diffondere gameplay di giochi pirata prima del loro rilascio ufficiale e di favorire la pirateria tramite la condivisione di strumenti e link per ottenere copie ROM illegali.
La casa giapponese, da sempre nota per la sua posizione rigida contro la pirateria, ha dichiarato di voler proteggere le proprie proprietà intellettuali con tutti i mezzi legali disponibili.
Secondo la casa di Kyoto, EveryGameGuru ha trasmesso in streaming video di almeno dieci titoli ancora non rilasciati ufficialmente, in circa 50 occasioni dal 2022.
Tra i titoli citati nella causa compaiono giochi come Mario & Luigi: Brothership, trasmesso ripetutamente a ottobre 2024, ben prima dell’uscita ufficiale il 7 novembre.
Nintendo afferma di aver fatto rimuovere diversi di questi video da piattaforme come YouTube e Twitch, ma che EveryGameGuru avrebbe continuato a trasmettere su altre piattaforme, incluso Loco, aggiungendo persino un QR code per ricevere donazioni tramite CashApp.
La causa evidenzia anche come EveryGameGuru non si sia limitato alla sola trasmissione dei gameplay.
Nintendo sostiene infatti che lo streamer avrebbe incoraggiato attivamente i suoi spettatori a utilizzare strumenti di pirateria, includendo collegamenti a emulatori e siti di ROM illegali, oltre a pubblicare dettagliate guide su come giocare con ROM scaricate illegalmente.
La documentazione fornita include screenshot di messaggi in cui EveryGameGuru promuove emulatori come Ryujinx, Yuzu, Suyu e Sudachi, assieme a link a siti per ottenere chiavi di decrittazione per Switch, necessarie per avviare i giochi piratati.
Nintendo ha dichiarato di voler chiedere un risarcimento di 150,000 dollari per ogni violazione del copyright, cifra che potrebbe facilmente ammontare a milioni di dollari vista la molteplicità delle presunte violazioni.
EveryGameGuru, da parte sua, avrebbe risposto alla rimozione dei video con messaggi provocatori, dichiarando in un’email inviata a Nintendo di possedere “migliaia di canali di riserva” e di poter continuare a trasmettere senza problemi.
Il tono della causa si fa ancora più acceso in alcuni post dello stesso EveryGameGuru, in cui accusa Nintendo di censura e critica aspramente il modello capitalista, con affermazioni provocatorie come “Il capitalismo è un cancro” e “Il mio canale viene eliminato solo per condividere video di gameplay! Questo è il vostro premio!”
Questa causa invia un chiaro messaggio alla comunità degli streamer e dei giocatori: Nintendo non tollera la pirateria e non esiterà a perseguire chi violi i suoi diritti d’autore.
Con le piattaforme digitali sempre più al centro del consumo di contenuti, il caso EveryGameGuru potrebbe rappresentare un precedente significativo per la tutela delle proprietà intellettuali anche in ambito streaming.
Fonte: engadget.com