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Un nuovo studio della “Video Game History Foundation” rivela che oltre l’86% dei videogiochi classici non è disponibile negli Stati Uniti

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Un nuovo studio condotto dalla Video Game History Foundation in collaborazione con la Software Preservation Network ha rivelato che l’87% dei videogiochi classici rilasciati negli Stati Uniti è attualmente in pericolo di estinzione.

Il rapporto fa un parallelo con il mondo del cinema, sottolineando che sarebbe come se l’unico modo per guardare il film Titanic fosse trovare una vecchia cassetta VHS usata e un lettore compatibile.

Nonostante l’industria dei videogiochi sia un mercato da 180 miliardi di dollari, molti giochi e la loro storia rischiano di scomparire.

Solo il 13% della storia dei videogiochi è rappresentato nel mercato attuale, e nessun periodo storico analizzato nello studio ha raggiunto una percentuale di rappresentazione superiore al 20%.

Ciò significa che la stragrande maggioranza dei videogiochi classici è inaccessibile a meno che non siate dei collezionisti o appassionati estremi. Questa situazione è triste e preoccupante per chiunque apprezzi e si interessi alla storia dei videogiochi.

L’obiettivo dello studio è di promuovere un cambiamento e di ottenere estensioni delle esenzioni per le biblioteche e le organizzazioni che si occupano di conservare i videogiochi.

Attualmente, le istituzioni sono limitate nel loro lavoro di preservazione a causa delle obsolete leggi sul copyright.

Il rapporto mette in discussione l’argomento secondo cui i giochi sono disponibili sul mercato, poiché la loro scarsa rappresentazione indica che la conservazione dei videogiochi è un problema significativo.

Le biblioteche e gli archivi dovrebbero poter conservare e condividere facilmente i videogiochi classici, proprio come fanno con libri, film e musica classica. Tuttavia, attualmente, le leggi sul copyright limitano la capacità delle istituzioni di svolgere il proprio lavoro.

Si spera che questo studio sensibilizzi il pubblico e porti a un cambiamento prima che più giochi siano persi per sempre.

Il prossimo procedimento normativo previsto per il 2024 potrebbe essere un’opportunità per rivedere le leggi sul copyright e promuovere una maggiore conservazione dei videogiochi.

L’importanza di preservare i videogiochi come forma d’arte e come parte della cultura digitale è fondamentale per garantire che le future generazioni abbiano accesso a questa forma di intrattenimento e comprendano il suo significato storico e culturale.

Fonte: gamehistory.org

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